Il palazzo sorge su un angolo tra corso Milano e viale Colombo, sin dal 1862, dove sorgeva un casotto in legno per la macellazione, di proprietà di Antonio Miglioranzi. Nel luglio 1903 venne abbattuto e al suo posto fu costruita una “casa di civile abitazione di quattro piani e ventiquattro locali” intestata alla moglie del Miglioranzi, Rosa Luigia Pavani. Nel cortile retrostante, nel 1910, venne costruita una tettoia ad uso magazzini, poi sopraelevata nel 1923 ricavandone una nuova abitazione di due piani e 15 locali. Il prospetto principale del palazzo è caratterizzato da un corpo centrale reso più importante dalla partitura architettonica di gusto classico che incornicia le aperture dell’asse centrale. Al piano terra si apre il portone d’ingresso ad arco con testa femminile in serraglia, sormontato dal balcone del primo piano con balaustrata neocinquecentesca in pietra. L’incorniciatura architettonica vede due lesene con ricco capitello e al secondo piano prosegue con riquadrature geometriche lisce. I due corpi laterali, ad intonaco rossiccio, presentano aperture rettangolari sagomate al piano terra e al primo piano finestre con alta trabeazione aggettante fiancheggiata da volute e formelle plastiche al di sotto dei bancali con motivo a conchiglia.
Miglioranzi Antonio è struttura certificata dall’Ente Turismo della Provincia di Verona.